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L’estate stava finendo e forse era giunta
l’ora di farla finita. Non lasciava nessuno e non aveva rimorsi o rimpianti;
con la vita si riteneva in pareggio.
Il mare, per anni, era stato per lui una
liberazione; gli erano cari l’aroma dei pini diffuso dalla brezza e quelle
scogliere. Vi veniva come se compisse un rito, ed ora era pronto al sacrificio.
Quel tratto di spiaggia sembrava ormai un
teatro in cui si andava smontando la scenografia: le barche erano state tirate
a secco; quasi tutti gli ombrelloni erano chiusi e le sdraio portate via; il
baretto era chiuso; lui e pochi altri si ostinavano a rimanere in “scena”.
Si alzò di scatto, si guardò intorno; poi
risoluto si tuffò. Nuotò a larghe bracciate verso il largo; ancora un po’ e,
superata quell’ultima bagnante, che nuotava verso riva, si sarebbe lasciato
andare e sarebbe diventato una goccia del mare.
Ma quando le fu vicino si sentì chiamare:
“Alessandro, anche tu qui?”
“Vengo di tanto in tanto”.
Si erano conosciuti frequentando un corso
dell’UNITRE, l’Università delle tre età.
“E’ meglio uscire e godersi gli ultimi
raggi”.
Come un automa la seguì.
Giunti a riva, Laura strinse fra le mani
il seno ancora sodo facendo scivolare l’acqua fra le belle gambe, e scrollò i
lunghi capelli biondi. Ma ciò che aveva colpito Alessandro sin dalla prima
volta che la vide era il suo sguardo dolce e penetrante.
Alessandro pensò ch’era l’occasione buona
per invitarla ad una cenetta in un locale tipico, se … se prima
d’immergersi non si fosse disfatto dei
pantaloni. Non poteva nemmeno dire di essere “rimasto in braghe di tela”: era
proprio senza braghe. Finse un furto.
“Non preoccuparti, ho ancora qualche
vestito del mio povero marito. Quanto alla cena, ce n’è anche per te”.
Rimasero distesi l’uno accanto all’altra, facendosi qualche
confidenza. Una coppia di Gabbiani reali in cerca di cibo si avvicinava
indisturbata.
Al tramontar del sole, si ritirarono. Il
monolocale era ben arredato e accogliente. La cena fu semplice ma prelibata: spaghetti
ai frutti di mare; fritto di pesce misto; Vermentino; dolce al limoncello; e,
per finire, brindarono con un bicchierino di Sciacchetrà.
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