LE OLIMPIADI
Clicca sul libro                        LA   FIACCOLA   GRECA
CONTINUO'   AD   ARDERE

     Né la disastrosa Guerra del Peloponneso tra Sparta e Atene (431-404 a.C.), né il crollo della libertà della Grecia a seguito della sconfitta di Cheronea (338) inflitta da Filippo II re di Macedonia, spensero la fiaccola.
     Nati ad Olimpia e consacrati a Zeus, il mito attribuisce a Pelope, re di Sparta, la fondazione dei giochi; un'altra tradizione mitica attribuiva ad Eracle, il più grande eroe greco e semidio, l'istituzione degli agoni.
     I primi furono celebrati nel 776 a.C., per un solo giorno e solo con una corsa podestica sulla distanza di uno stadio (192,27m), vinti da un certo Koroibos di Elide. Da allora le Olimpiadi ebbero scadenza quadriennale edalle prime cominciarono a contarsi gli anni.
     Altre competizioni si aggiunsero successivamente: il Diaulos, corsa su distanza doppia dello Stadion; il Dolicos, corsa di resistenza; il Pugilato; la Lotta; il Pancrazio, arte marziale; il Pentathlon, che comprendeva il salto in lungo, lancio del giavellotto, lancio del disco, corsa, lotta; e Gare equestri, che comprendevano corse dei carri e dei cavalli. La gara più importante era la corsa dei carri perché partecipavano persone nobili o famosi per le loro gesta. La durata dei Giochi era di sette giorni.
     Il successo fu tale che ben presto tutta la gioventù ne parlò per molto tempo, prima e dopo le gare, e il numero degli spettatori che da tutti i Paesi accorrevano nella città sacra di Olimpia era enorme. Da parte del Governo i Giochi erano tenuti in grande considerazione perché contribuivano a sviluppare il corpo e migliorare la mente dei giovani, e favorivano l'incontro di uomini d'affare di interesse pubblico.
     I più grandi poeti aspirarono alla gloria lodando coloro che vincevano. Così il poeta tebano Pindaro (520-438 a.C.), nell'Olimpica I, celebra la magnificenza dei giochi olimpici, dedicata a Ierone tiranno di Siracusa, vincitore col cavallo da corsa nel 476 a.C. :

                            Ottima l'acqua, l'oro ardente fuoco
                            innalzanella notte il suo splendore
                            sulla ricchezza che fa grande l'uomo;
                             cuore, se vuoi levare 
                             inni per le vittorie,
                             non ricercare nei deserti d'aria
                             un astro che riscaldi più del sole
                             alto nel chiaro giorno né una gara
                             degna di celebrarsi più di Olimpia.

     In ricorrenza delle Olimpiadi, anche il litigioso popolo greco ritrovava la concordia e cessavano le guerre "tregua olimpica" favorendo gli spostamenti e la regolarità delle gare.
     Alla vigilia delle competizioni si svolgeva un corteo religioso da Elide ad Olimpia; seguiva il giuramento degli atleti.
     Al termine delle gare, giudici e atleti si recavano davanti al tempio di Zeus, dove un Araldo a suon di tromba scandiva i nomi dei vincitori; i quali, dopo essere adornati con una corona d'alloro, erano condotti per lo stadio  tra le acclamazioni degli spettatori.
     Al ritorno nelle loro città su carri trainati da quattro cavalli, i vincitori venivano celebrati dai loro concittadini in festa.
     Il riconoscimento del Cristianesimo quale religione ufficiale causò l'interruzione dei giochi: nel 393 d.C. l'imperatore Teodosio I li vietò ritenendoli un retaggio pagano. 

     A seguito di alcune scoperte archeologiche dell'antica Olimpia, Pierre de Coubrtin (1.1.1863-2.9.1937), storico francese e dirigente sportivo, ebbe l'idea di far rivivere i Giochi Olimpici dell'antica Grecia. Era convinto dell'importanza educativa dello sport per i giovani e sperava che le nuove Olimpiadi potessero riunire atleti da tutto il mondo.
     Per dar vita al suo progetto, Coubertin convocò a Parigi, nel 1894, il primo Comitato Internazionale Olimpico (CIO), del quale divenne segretario generale e poi presidente, incaricato di organizzare le Olimpiadi Moderne.
     La prima edizione ebbe luogo nel 1896 ad Atene, e da allora si sono svolte ogni 4 anni, con l'interruzione per le guerre nel 1916, nel 1940 e nel 1944. Ad esse si aggiunsero nel 1960 le Paralimpiadi, dedicate ad atleti disabili.
     Il fondatore dei moderni Giochi Olimpici aggiunse tra l'altro i cinque cerchi intrecciati, di colore diverso, a simboleggiare l'unione dei popoli dei cinque continenti.
     Le Olimpiadi Moderne iniziano con la cerimonia di apertura con la sfilata degli atleti dei paesi partecipanti con le loro bandiere e l'accensione del braciere olimpico, la cui fiamma brucia per tutta la durata dei giochi.
     Molti gli sport che vengono premiati, tra cui: atletica leggera,  pallacanestro, pugilato, pentathlon, tiro a segno, tiro a volo, tennis, lotta greco-romana, lotta-libera, vela.
     Al termine di ogni gara hanno luogo le premiazioni dei vincitori delle medaglie: i primi 3 atleti che salgono sul podio ricevono medaglie d'oro, d'argento e di bronzo mentre risuona l'inno nazionale del paese vincitore e vengono alzate le relative bandiere.
     Alla fine si svolge la cerimonia di chiusura.

I Giochi della XXXII Olimpiade, che si sarebbero dovuti tenere a Tokyo, in Giappone, dal 24 luglio al 9 agosto 2020 a causa della pandemia COVID-19 sono state posticipate dal 23 luglio all'8 agosto 2021.

A   TUTTI   GLI   ATLETI   AUGURI  

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Commenti più recenti

14.11 | 17:22

buonasera Beniamino, sono Rossana dell UNITRE, vorrei acquistare il suo libro in duplice copia, come mi devo regolare?Lei come sta? Scrive nuovi libri? SALUTI

13.12 | 17:28

bravo Beniamino, ammirevoli la costanza, la bravura, l'impegno nella stesura di queste opere, così complesse, con risultati veramente eccellenti